Karwoche und Ostern
Via Crucis
Scandita dalla lettura di alcuni passi del Vangelo e del «Mistero della carità di Giovanna d’Arco» di Peguy, dalle preghiere e dai canti guidati dal coro, il 25 marzo scorso - Venerdì Santo - si è svolta, attraverso il centro storico di Pesaro, la Via Crucis cittadina organizzata da Comunione e Liberazione e presieduta dall’Arcivescovo Piero Coccia.
Un popolo variegato di giovani, adulti, famiglie con bambini si è ritrovato presso il Santuario della Beata Vergine delle Grazie, compatrona della città, snodandosi poi in cinque tappe lungo le strade, fino ad arrivare alla Cattedrale, dove ha ascoltato le parole dell’Arcivescovo e ricevuto la sua benedizione.
Un evento e una testimonianza per i passanti distratti, incuriositi da quella fiumana di gente riversatasi all’improvviso nelle vie del centro.
Ma, per chi l’ha vissuta personalmente, è stata innanzitutto un’occasione di domandare al Signore una grazia: comprendere sempre di più, con il proprio cuore, il Mistero di un Dio che si è fatto così vicino all’uomo da assumerne il limite del dolore e della morte.
In questo anno santo della Misericordia - ha detto l’Arcivescovo citando Papa Francesco – siamo chiamati particolarmente a ricordare che la croce è il segno più evidente della misericordia del Padre: paradossalmente la morte di Cristo è la vera sorgente di luce in un mondo che è come una grande tenebra, di cui la debolezza e il cinismo del nostro cuore sono ultimamente responsabili.