Vorstellungen der Bücher von Luigi Giussani

14.04.2004 | 18:30 | Italia / Italy | Napoli
Aula Magna dell'Università degli Studi di Napoli "Parthenope", via F.Acton 38

Stefano Alberto Docente di Introduzione alla Teologia all'Università Cattolica di Milano
Massimo Milone Caporedattore TGR Campania
mons. Vincenzo Pelvi Vescovo ausiliare dell'Arcidiocesi di Napoli
Moderatore: Antonio Romano Vicepresidente Fondazione Romano Guardini di Napoli

Mercoledì 14 aprile, in occasione del cinquantenario della nascita del movimento di Comunione e Liberazione, si è svolto a Napoli, presso l’aula Magna dell’Università degli Studi Parthenope, l’incontro di presentazione del libro di don Luigi Giussani Perché la Chiesa. Hanno partecipato mons. Vincenzo Pelvi, Vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Napoli, il dott. Massimo Milone, caporedattore TGR Campania e don Stefano Alberto, docente di Introduzione alla Teologia presso l’Università Cattolica di Milano. L’ing. Romano moderatore dell’incontro ha posto una domanda a ognuno di loro. Presenti in sala oltre seicento persone. Mons. Pelvi alla domanda «Nel libro si afferma che “la chiesa è una vita” cosa vuol dire in rapporto alle urgenze della chiesa napoletana e della realtà cittadina?» ha risposto descrivendo la Chiesa come «vita che manifesta al massimo il rivelarsi e il perdurare dell’Incarnazione di Dio in mezzo a noi. Per opera dello Spirito è un rinnovarsi dell’atto meraviglioso con cui Egli formò originariamente il suo corpo dal seno della Vergine per virtù dello stesso Spirito. […] Ciò che è eterno è vicinissimo, tanto da compenetrarsi con l’istante presente. Viviamo ai margini dell’eternità, anzi per qualche aspetto ne siamo già immersi. Dall’alto viene la luce e dal domani si chiarisce l’oggi. […] Veni Sancte Spiritus, veni per Mariam: quello che è accaduto duemila anni fa si ricompone e si ripete in tutti i rapporti che fissano la trama della vita degli uomini e la trama che è dentro la storia, cioè la storia di Dio dentro la storia del mondo». Altro argomento toccato dal dott. Massimo Milone è stato quello della riduzione della Chiesa all’affronto di problemi sociologici politici o associativi: «Se non ci fossero Giovanni Paolo II e don Luigi Giussani tutto sarebbe finito dentro un’ottica sociologica. Vi ringrazio di avermi dato questa opportunità e di avermi dato l’occasione di scoprire questo libro, che ho letto con grande interesse. Ciò che mi ha colpito nel libro è lo scandalo, perché voi scandalizzate. Finché scandalizzerete, sarete vincenti. Vi auguro di scandalizzare sempre sul lavoro, in università, dovunque. Perché oggi uno degli aspetti più difficili è il quotidiano, il rapporto con chi sta alla porta accanto. È necessaria la disponibilità all’incontro avendo sempre la porta aperta». L’ultima domanda è stata posta a don Stefano Alberto che ha descritto il suo incontro con don Giussani e come l’esperienza di questo incontro è segno di speranza dentro la drammaticità che il mondo sta vivendo. L’incontro si è chiuso con il saluto e il ringraziamento del Rettore dell’Università Parthenope, prof. Gennaro Ferrara.